Alla morte di Alessandro, l’immenso impero che questi aveva creato fu suddiviso in province e ciascuna di esse fu affidata a uno dei suoi generali. L’Egitto, dopo molte vicissitudini, cadde così nelle mani di Tolomeo, figlio di Lagos, che con il titolo di Tolomeo I Soter si proclamò re del paese il 7 novembre 305 a.C. La dinastia regnò in Egitto fino al 30 a.C. e tutti i re portarono il nome di Tolomeo. Se Alessandro la costruì, i Tolomei fecero di Alessandria la città più splendida del mondo ellenistico. Sotto la loro dinastia, il paese divenne immensamente ricco e potente. L’impero commerciale tolemaico comprendeva infatti tutta l’area orientale fino a Tripoli in Libano, Cipro, l’intera costa della Libia e quasi tutte le isole del Mar Egeo, ad eccezione di Creta e Rodi. Come i faraoni e come Alessandro stesso, i Tolomei si facevano incoronare a Menfi rispettando fedelmente il costume egizio e si facevano chiamare "dei benefattori". L’ultimo e il più celebre monarca tolemaico fu Cleopatra VII (identificata nell’iconografia e sulle monete con Iside-Afrodite), una donna di bellezza e intelligenza eccezionali. Di queste doti si servì per accrescere il suo potere personale e la prima vittima del fascino della sovrana fu proprio Giulio Cesare, che ne favorì l’ascesa al trono. Dopo la morte di Cesare fu la volta di Marco Antonio, ma si trattò di un amore tragico. Antonio e Cleopatra sognarono insieme un grande impero orientale, ma Ottaviano trionfò su di loro nel 31 a.C., nel corso della grande battaglia navale di Azio, a ovest della Grecia. Dieci mesi più tardi Alessandria cadde e Cleopatra mise fine ai suoi giorni offrendo il seno, racconta la leggenda, a un aspide.